Venezia79 film Ti mangio il cuore, Elodie rivela: 'Io attrice? Vi racconto come è nata l’idea'
Cinema / Intervista - 07 September 2022 15:30
Ti mangio il cuore è il film fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia
Ti mangio il cuore, del regista Pippo Mezzapesa, racconta la “quarta mafia” del Foggiano e come l’amore si oppone agli schemi. “E’ nato tutto durante un pranzo”
“Elodie è una pietra preziosa: sono convinto che un film debba anche dialogare con il pubblico. E la sua partecipazione sicuramente va in questa direzione”. Pippo Mezzapesa risponde subito alla domanda che avvolge il destino del suo film, Ti mangio il cuore, alla 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Il rischio che la presenza della cantante cannibalizzi l’attenzione sulla pellicola è alto
Ma Mezzapesa non pare preoccupato. “Raccontiamo una storia di spietatezza e passione. Da un lato una società arcaica e feroce, dominata dalla violenza di leggi primitive che regolano antiche faide mafiose mai davvero estinte, dall’altro la forza dell’amore che sconvolge e sovverte, una scintilla che fa divampare una nuova guerra ma anche il desiderio di una vita diversa. Qui si inserisce il ruolo di Marilena (interpretata da Elodie, ndr)”.
Il film parla di amore, vendetta e morte, ma anche di una terra di prepotente bellezza, il Gargano, straziata e insanguinata da una mafia poco conosciuta e spietata. Un mondo in cui la spirale della violenza sembra travolgere tutto e distruggere anche l’amore, ma non Marilena, che non ha paura di vivere le proprie passioni, i propri desideri e non intende piegarsi a un destino già scritto. Perché un destino diverso è possibile.
Cosa ha spinto Elodie sul set
“Andrei d’accordo con una donna con questi ideali - spiega Elodie, seduta accanto agli altri interpreti Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Brenno Placido, Tommaso Ragno e Michele Placido - e sono molto felice di aver fatto questa scelta. Da tempo stavo pensando a una esperienza da attrice, ma stavo aspettando la magia. Magia che è arrivata quando ho letto il copione. Ho subito accettato perché vivo un momento in cui sento di dover toccare altre corde di comunicazione, oltre a quella della musica. Ho bisogno di parlare con un linguaggio diverso, ed eccomi qua. Girare questo film è stata una esperienza forte: ho affrontato parti di me che non conoscevo e grazie a tutto il gruppo sono riuscita a superare i momenti di difficoltà”.
“E’ una storia molto profonda - spiega Michele Placido - che tra l’altro è ambientata nelle zone in cui sono nato. Per me è stato molto emozionante rivivere momenti della mia infanzia: la cattedrale, la piazza. E Pippo Mezzapesa è stato fantastico nella scelta degli interpreti”.
La trama: la quarta mafia e la Puglia
In una Puglia arsa dal sole e dall’odio, il promontorio del Gargano è conteso da criminali che sembrano venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. Una terra arcaica da Far West, in cui il sangue si lava col sangue. A riaccendere un’antica faida tra due famiglie rivali è un amore proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione fatale che riporta i clan in guerra. Ma Marilena, esiliata dai Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, si opporrà con forza di madre a un destino già scritto.
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